Complesso basilicale di Santa Maria Maggiore di Lomello

Il complesso religioso al centro del paese è formato dal battistero di San Giovanni "ad fontes" (V - VII secolo, monumento longobardo con i resti dell'originale fonte battesimale) e dalla basilica di Santa Maria Maggiore (XI secolo, primo periodo del romanico lombardo).

Galleria Fotografica
Complesso basilicale di Santa Maria Maggiore di Lomello - Immagine: 1
Complesso basilicale di Santa Maria Maggiore di Lomello - Immagine: 2
Complesso basilicale di Santa Maria Maggiore di Lomello - Immagine: 3
Complesso basilicale di Santa Maria Maggiore di Lomello - Immagine: 4
Complesso basilicale di Santa Maria Maggiore di Lomello - Immagine: 5
Descrizione articolo

Il complesso basilicale di Santa Maria Maggiore si trova nel centro del comune di Lomello ed è costituito dal Battistero di San Giovanni ad Fontes e dalla Basilica di Santa Maria Maggiore.

Il Battistero di San Giovanni ad Fontes risale all'età longobarda. Piccolo gioiello nelle sue armoniose forme, esso fu infatti edificato tra il V e l'VIII secolo. Al suo interno conserva l'antica fonte battesimale policroma, alcuni lacerti della coeva decorazione ad affresco e parte della pavimentazione originale ad opus sectile.
Divenuta sede di contea con l'ascesa al potere di Carlo Magno, Lomello visse il suo periodo di massimo fulgore sotto i Conti Palatini, che qui stabilirono la loro dimora a partire dal 1024. Essi promossero l'edificazione di una nuova basilica intitolata alla Vergine Maria - ovvero il complesso monumentale cui tuttora ci troviamo di fronte - che prendesse il posto della chiesa preesistente.

La Basilica di Santa Maria Maggiore venne infatti eretta tra il 1025 e il 1040. È un fulgido esempio di architettura protoromanica, con i suoi grandi archi diaframma e con un importantissimo ciclo decorativo a stucco di epoca ottoniana. Tale impianto chiesastico attrae e suggestiona soprattutto per la sua evidente asimmetria strutturale e per le prime tre campate “diroccate”. La leggenda narra che il Diavolo, volendo impedire le nozze tra la cattolica Teodolinda e l'ariano Agilulfo, scatenò un violento temporale che distrusse la chiesa. Le preghiere e la grande fede della regina indussero tuttavia il Signore a costringere l'infimo essere a ricostruire la chiesa in una sola notte, entro le prime luci del mattino.
Le opere del Demonio e dei suoi aiutanti, però, non sono mai perfette…

[Per segnalare eventuali refusi/errori usa la form di contatto. Grazie per la collaborazione.]
Luoghi di interesse
La pagina in cui ti trovi rappresenta un luogo di interesse appartenente ad un itinerario, clicca qui per vederlo completo
Prosegui la scoperta del territorio attraverso i nostri itinerari, clicca qui per vederli tutti
Luogo successivo dell'itinerario
Abbazia di Sant'Albino di Mortara
Abbazia di Sant'Albino di Mortara
L'abbazia carolingia di Sant'Albino fu teatro della battaglia fra Carlo Magno, re dei Franchi, e Desiderio, ultimo sovrano longobardo (12 ottobre 773). I paladini franchi Amico e Amelio, periti nella battaglia, sono oggetto di devozione dei pellegrini che si recano a Roma lungo la Via Francigena.
Luogo precedente dell'itinerario
Abbazia d'Acqualunga di Frascarolo
Abbazia d'Acqualunga di Frascarolo
L'abbazia cistercense d'Acqualunga, unita al monastero di San Pietro, era nota già alla fine del XII secolo. Nel 1529 diventò feudatario il vescovo di Vigevano, ancora oggi abate di Acqualunga.