Valeggio è un piccolo borgo situato nelle vicinanze dell’antica strada romana che da Pavia giungeva fino al Sesia, portando al di là della Alp. Il toponimo sembra derivare dal latino “vallicium”, piccola valle, diventato nella trasposizione dialettale “vallégia”.
In questa piccola valle abitarono popolazioni preistoriche di varie età, come testimoniano i ritrovamenti archeologici di una vasta necropoli scoperta nella località della Cascina Tessera, con tombe ascrivibili all’età del bronzo e ad altre epoche, fino ai primi secoli dopo Cristo.
La prima rocca di “Vallicium” risale all’epoca dei Longobardi. La leggenda vuole che la regina Teodolinda abbia percorso nel 590 la strada romana, detta via Regia, con il suo sposo Agilulfo, duca di Torino, sposato nella vicina Lomello, passando per questo territorio. La via Regia era un ramo della più famosa via Romea. Da Ticinum, Pavia, essa portava a Laumellum, per proseguire poi per Cuttiae, Augusta Taurinorum e le Gallie.
Il castello, mirabile costruzione in forma trapezoidale a sette torri, conserva una parte duecentesca e moltissimi rimaneggiamenti dei secoli successivi.
Concepito come rocca difensiva, un’altra ipotesi sul toponimo di Valeggio è, infatti, la sua derivazione da “vallatio”, barriera, divenne oggetto di varie contese tra Pavia e Milano nel XIII secolo. Donato ai monaci di San Salvatore di Pavia nel 1288, venne poi assegnato dai duchi di Milano a diverse famiglie che prestavano loro servizio. Nelle sue sale soggiornarono importanti figure storiche quali Francesco I, Carlo V e, certamente, Gian Pico della Mirandola che inizia qui i suoi studi giovanili. I Pico della Mirandola sono una delle illustri famiglie a cui appartenne il castello. Una leggenda vuole che esista un lungo sotterraneo che collega l’imponente struttura con il castello di Scaldasole, con il quale condivide una parte di storia.
Nella serie di castelli di caccia preferiti dai Visconti e dagli Sforza compare anche Valeggio. Le originali scuderie del castello, con pilastri in granito e volte a vela, molto simili alle scuderie ducali di Vigevano, ne testimoniano la vocazione venatoria. Oggi possono essere utilizzate come spazi espositivi e foresteria. Allora potevano alloggiare numerosi cavalli di razza.
Anche la Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo è di origine quattrocentesca, anche se rimaneggiata nei secoli. Il rifacimento della facciata, tuttavia, rispetta le originarie linee gotiche dell’edificio.
L’Associazione Vigevano Promotions organizza itinerari su misura di mezza o una giornata per accompagnare gruppi di visitatori alla scoperta delle storie e leggende in essi custodite.
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Castello di Valeggio
Nell'alto Medioevo il paese era conosciuto per la rocca, una torre della quale riporta l'iscrizione "Ambrosius Majnoni fecit opus an. 703". Proprietà privata. Parte degli edifici agricoli è stata ristrutturata per eventi pubblici.
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Il castello si sviluppò attorno alla Torre de' Beretta, dal nome della nobile famiglia feudataria. Proprietà privata.
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Castello Visconteo - Sartirana Lomellina
Il castello fu costruito nel XIV secolo su disegno di Bartolomeo Fioravanti (Cremlino di Mosca e Castello Sforzesco di Milano): oggi ospita la Fondazione Sartirana Arte. La pila è un esempio di archeologia agroindustriale.
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Data di pubblicazione
22.09.2022