A Sartirana vi è l’imponente Castello Visconteo del XIV secolo che nel corso dei secoli ha mantenuto intatta gran parte della propria struttura, tipica del periodo. Un castello a pianta quadrangolare, con fossato e quattro torri angolari a cui nel 1463 fu integrata la particolare torre cilindrica ad opera dall'architetto Ridolfo Fioravanti.
A metà del XVI secolo il castello passa nelle mani della famiglia Gattinara, che lo possiede fino agli anni Trenta del secolo scorso. Come spesso succedeva, da signori del territorio, i Gattinara si trasformano nel corso del tempo in proprietari terrieri ed imprenditori agricoli. Ciò comporta che al castello si aggiungono strutture che hanno la funzione di magazzini legati all’attività agricola e in questo territorio – dove la coltivazione del riso assume una rilevanza fondamentale – ciò che ora ci resta è la Pila, un antico magazzino di stoccaggio e lavorazione del riso, edificato nel XVII sec.
La Pila è un complesso unico nel suo genere grazie all’ottimo stato di conservazione e agli ultimi restauri che ne hanno esaltato le antiche caratteristiche. Il suo nome deriva dal processo di pilatura, svolto all’interno dell’edificio, che trasformava il riso grezzo in riso bianco attraverso i processi di sbramatura e di sbiancatura. Nei secoli la struttura architettonica originale non ha subito grossi cambiamenti: sono ancora ben visibili gli enormi spazi interni coperti dalle ampie capriate in legno e i pavimenti in cotto lombardo e si possono ancora vedere i segni tracciati sui muri ad indicare la quantità di riso stoccata all’interno del magazzino. L'edificio ha una pianta a forma di C irregolare che si apre in direzione del castello formando un cortile porticato addossato all’antica struttura viscontea.
All’interno è ancora visibile l'impianto originale che permetteva la lavorazione del riso e, nelle grandi sale ha trovato sede una mostra permanente dedicata allo stilista cult degli anni Sessanta e Settanta, Ken Scott. La Fondazione Ken Scott ha donato alla Pila una parte dell’immenso archivio dello stilista, in particolare la collezione di foulard in seta dai colori e fantasie uniche e inconfondibili e la collezione FOOD MOOD che rende omaggio alla passione per il cibo.
Il percorso si conclude con l’allestimento dedicato alla civiltà contadina, in cui sono conservati attrezzi e oggetti in uso fino al secolo scorso. Di estremo interesse è il rarissimo mulino a ruota orizzontale che, mosso dall’acqua proveniente dall’Antico Roggione di Sartirana, era la fonte di energia per il funzionamento del processo di pilatura.