Ferragosto in Lomellina

Ferragosto è una festività dalle origini pagane che nei primi tempi cadeva il 1° di agosto. Nel XVIII secolo a.C. tuttavia, l’imperatore Augusto decise di dedicare tutto il mese al riposo e ai festeggiamenti delle divinità, stabilendo così le feriae augusti, ovvero “il riposo di Augusto”. Durante una delle celebrazioni più importanti che avvenivano in questo periodo, il 13 di agosto, nobili e plebei si riunivano per festeggiare la dea Diana, una delle più importanti divinità per gli antichi romani.
Questa ricorrenza, nel VII secolo, è stata assorbita dalla Chiesa Cattolica quando si iniziò a celebrare l’Assunzione della Vergine Maria, istituendo come giorno di festa il 15 del mese. 

Il giorno dell’Assunzione è la festa dell’estate, dove ci si dedica alla famiglia e al divertimento, accompagnati dalla buona cucina della Lomellina. Molti passano la giornata al mare o in montagna, tra passeggiate e pic-nic, altri invece si accontentano di una passeggiata in un parco o di restare nel proprio giardino di casa. Quest’ultimi ospitano spesso grigliate con gruppi di amici o famiglie, approfittando di una calda giornata estiva per stare in compagnia e gustare braciole, salsicce e spiedini, accompagnati da bibite rinfrescanti. I più piccoli non danno peso a cosa si mangia, ma giocano all’aria aperta. In questa occasione si approfitta della compagnia per fare nuove amicizie con ospiti in famiglia o perchè no fare conoscenza con i “vicini di griglia”. Spesso, a fare da sottofondo a chiacchiere, scherzi e giochi c’è la musica, che contribuisce a rendere più allegra e spensierata l’atmosfera che ci circonda.

Se da un lato c’è chi preferisce una fuga nel verde, dall’altro lato in molti preferiscono passare il Ferragosto visitando borghi e città, dove vengono messe in mostra alcune rappresentazioni storiche delle antiche festività, riportando indietro nel tempo e coinvolgendo i visitatori. A non mancare mai, sono gli eventi organizzati dai paesi e dalle Pro Loco della Lomellina e, in tarda serata, i fuochi d’artificio che illuminano il cielo, attirando soprattutto i bambini, che rimangono ammaliati e stupiti, emozioni a cui anche gli adulti non sfuggono.