Comune di Sartirana Lomellina

La prima comunità sartiranese si presume risalga all'epoca romana, tuttavia la forma del borgo presenta una connotazione medievale, con il centro politico, religioso e militare raccolto nella parte più alta e difendibile del territorio.
Il Castello, la Chiesa e la Piazza d'armi, hanno mantenuto l'ubicazione originaria, riconoscibile anche nella distribuzione circolare delle basse case che circondavano l'area. L'epoca visconteo-sforzesca vede la ricostruzione del castello e della chiesa. Tra la fine del Cinquecento e il Seicento viene ampliata la Chiesa parrocchiale; è ridefinita la chiesa cimiteriale della Trinità; è costruita la Pila annessa al Castello di cui forse modifica il sistema difensivo.
Il nuovo complesso segnala un cambiamento di coltivazione nelle proprietà ducali. Vengono allora ampliate le mura, il cui tracciato si riconosce nelle case di via Matteotti e di via Cavour. Vanno considerati come fattori concomitanti i passaggi di proprietà del feudo, i dettami della Controriforma per gli edifici religiosi e il rinnovamento della rete idrica - con la costruzione del Roggione di Sartirana, che offre nuove opportunità nello sfruttamento dei terreni. Le leggi napoleoniche infine sopprimono molti edifici di culto. Sartirana ne contava ben 23. Molti arredi sacri passano da una chiesa all'altra e le costruzioni hanno una nuova destinazione d'uso.