Non appena entrati nella “Casa di Preghiera” si respira un’aria leggera, che fin dal primo istante arresta la nostra abituale corsa, costringe quasi a fermarsi, a osservare e a pensare; ci si guarda attorno per capire quale sia il Mistero che avvolge questo spazio.
Un cortile che ricorda i chiostri antichi dove un tempo i monaci ricercavano l’unità con il Signore attraverso la meditazione e la riflessione, immersi nel silenzio, nella preghiera e nel lavoro. Questo cortile rettangolare è circondato da un porticato, su 3 lati, che fu costruito da alcuni volontari alpini di Biella.
Le Sorelle della Carità, che sono presenti in questa struttura, rappresentano una famiglia che cammina nell’amore. Silenzio, preghiera e carità sono gli elementi fondamentali di questo luogo. In questa casa si trova sempre chi è disposto ad ascoltare e chi insegna che la storia più importante è quella che viviamo oggi, quella che ci appartiene, quella che dobbiamo spendere in modo costruttivo, per il bene nostro e di tutto ciò che ci circonda, dalle persone al creato.
Un Cammino di Carità con protagoniste donne che dicono sì a Gesù tutti i giorni, scegliendo di donare la propria vita o parte di essa ai poveri, ai bambini, agli anziani, ai più deboli e a tutti coloro che si trovano in momenti di difficoltà o vogliono trascorrere un momento di silenzio.
La parola chiave è: CARITA’.
Qui vengono accolti gruppi di ragazzi accompagnati da animatori, famiglie, laici e consacrati, dando loro la possibilità di trascorrere ore o giorni di pace, di alloggiare nelle modeste stanze e di utilizzare la cucina comune messa a disposizione.
Pian piano, grazie anche ai volontari che regalano parte del loro tempo, all’interno di questa oasi, si stanno strutturando percorsi di preghiera e meditazione e spazi dove poter stare nel silenzio rotto solo dal suono delle campane della Chiesa adiacente, dal canto dei grilli d’estate e dalla voce del gallo ormai diventato il controllore del grande giardino. In questo desueto silenzio l’Anima risorge.
Un viale, ricoperto dal glicine in estate, racconta un piccolo spaccato della vita di Cristo, tratto dal Vangelo secondo Giovanni, 4, intitolato “al Pozzo di Sichar”. Chi è incuriosito da questo racconto può farsi accompagnare dalle consorelle, per leggere e meditare i momenti più importanti di questa Storia, riportati su pezzi di legno, fino a giungere al Pozzo.
Vi è poi una suggestiva Cripta sotterranea con mura romaniche, la Cripta “S. Eusebio”, dove poter pregare, meditare o semplicemente stare in silenzio, per tutto il tempo desiderato, alla ricerca di un Riposo Speciale.
Come Altare vi è una antica macina di pietra e la nicchia a lisca di pesce, dove si trova il Tabernacolo del Santissimo, fa parte del muro originale dell’antica Chiesa, appartenuta ai monaci cluniacensi.
Una piccola biblioteca, in questo contesto meditativo, mette a disposizione degli ospiti che ne fanno richiesta, testi di carattere prevalentemente religioso e filosofico.
A fianco alla Casa di Preghiera si trova il piccolo ma suggestivo “Santuario Mater Misericordiae”.
Dopo varie vicissitudini giunse da Biella la statua della Madonna Mater Misericordiae, che si racconta aver fatto cessare un incendio e successivamente essersi salvata da un allagamento; per questo poi soprannominata la Madonna dell’acqua e del fuoco. Venne poi restaurata da alcuni ragazzi di una comunità del biellese e collocata nel maggio del 1987 nella Chiesetta. Il 4 febbraio 1992 alla Chiesa fu concesso il titolo di “Santuario Mater Misericordiae”.
Il bel lampadario che si trova all’interno è stato offerto da alcuni agricoltori del paese.
Questo angolo di Cielo può essere riassunto con 2 frasi tratte dai Santi Ispiratori della Casa di Preghiera:
“L’Amore è creativo all’infinito.” (San Vincenzo de Paoli – Padre Carismatico)
“Dio solo basta!” (Santa Teresa d’Avila – Madre Spirituale)
La Casa di Preghiera e il Santuario "Mater Misericordiae" di Cozzo: una Sosta nella Pace
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Descrizione articolo
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Data di pubblicazione
23.09.2022